Uela, da ricercata a receptionist

"Facciamo le cose come se le dovessimo fare all'infinito. Invece il numero di volte che facciamo una cosa è finito. Esiste sempre un'ultima volta in cui la faremo."
Emanuela, detta Uela, partì per l'Armenia nel '97 e non scrisse più a nessuno per mesi finchè la sua famiglia la fece ricercare dall'Interpol. Viveva felicemente a Erevan, ma non le era venuto in mente che qualcuno volesse sapere se era viva o morta. Pessima amica quella che non crede nell'amicizia.


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